
Il viaggio nel tempo e l’incontro tra passato e presente sono il fulcro del manifesto.
Nei giorni de “La Notte delle Streghe” le persone si ritrovano immerse in atmosfere uniche che fanno riscoprire il passato e le tradizioni che hanno forgiato questi luoghi e le storie che qui si tramandano. Ci si ritrova come a viaggiare nel tempo grazie al lavoro di scenografi, associazioni, volontari e tutti coloro che nell’evento animano il borgo.
LE DUE STREGHE
C’è una strega, ovviamente. Anzi, le streghe sono due.
La prima è una strega del presente, in abiti moderni, jeans, stivali, giacca con le toppe. Solo le boccette per le pozioni magiche e il cappello identificano il suo ruolo.
“L’abbiamo fatta giovane!”, ecco. Sta per intraprendere un viaggio temporale, per questo porta con sé una valigia e il fedele gatto nero, compagno di molti incantesimi.
Poi c’è l’altra strega, quella oltre il portale. Raffigurata con gli abiti iconici delle streghe medievali, impersona il collegamento tra passato e presente, ieri e oggi. Le due si guardano, stupite, che succederà?
IL PORTALE
Il portale segna una divisione non solo nel tempo e nello spazio, ma anche introspettiva: come nel libro “Il viaggio dell’eroe” di Cristopher Vogler, c’è un passaggio che unisce la razionalità dalla follia, il chi siamo e il chi diventeremo. Due mondi collegati da qualcosa di magico e incredibile, che è quello che accadrà a San Giovanni durante La Notte delle Streghe.
LA TORRE
Poi la torre, immancabile elemento che contestualizza il luogo in cui si svolge la festa. È storicamente un luogo di incontro e raduno, un luogo sociale: il suo orologio è un indicatore per tarare tutti gli orologi della città. E se si sceglie di avventurarsi in un viaggio nel tempo, beh, questo è sicuramente il posto giusto.